Oggi incontriamo una coppia italo-tedesca che da nove anni si occupa di ristorazione a Calw, una cittadina situata a 33 km a ovest di Stoccarda, nella parte settentrionale della foresta nera. Qui nacque Hermann Hesse, uno dei più famosi scrittori tedeschi e proprio qui, è possibile degustare specialità della cucina sarda, nel ristorante La Caletta di Angelo e Monika.

Angelo, immagino sia un motivo di gioia proporre i sapori della propria isola in un altro stato.

Assolutamente si, ho aperto il locale perché sono molto attaccato alla mia terra d'origine. Ho trasferito anche a Monika la passione per la nostra isola, che esprimiamo tutti i giorni attraverso il nostro menù.

Monika, cosa offre il vostro menù? 

Il nostro menù offre diverse specialità di ravioli sardi, malloreddus, salsiccia, "coniglio a socchittu", formaggi sardi, vini e altre tipicità che i nostri ospiti tedeschi apprezzano molto. Molti di loro hanno trascorso le ferie in Sardegna e quando vengono a trovarci, rivivono quei sapori tipici che hanno assaggiato nell'isola. Poi ritornano più volte e ci "riempiono" di complimenti. 

Quali sono i vini più richiesti?  

I nostri clienti amano molto i vini sardi: adorano i vostri vermentini e li richiedono soprattutto d'estate; invece d'inverno è molto richiesto il vostro cannonau Sileno.

Qual è il vostro preferito e perché?

Angelo: il mio vino preferito è senza dubbio il cannonau Sileno. Monika: io preferisco il monica Karel.

Angelo, il vostro è anche un lavoro di promozione del territorio attraverso la ristorazione. Si riconosce in questo?

Effettivamente si, molti dei nostri ospiti sono stati in vacanza in Sardegna e tramite il nostro menù facciamo riaffiorare i ricordi delle loro vacanze e allo stesso tempo li facciamo sentire a casa, perché oltre alla cucina, offriamo l'ospitalità, che è un altro caposaldo nella nostra cultura. Portano poi i loro amici e questi ultimi conoscono la Sardegna attraverso i suoi sapori. 

Angelo può dare qualche consiglio a chi vuole aprire un ristorante sardo in Germania? 

Nella fase iniziale ci vuole senza dubbio molta pazienza. Non deve mancare la fantasia nel proporre menù e piatti e la sincerità: mai tradire i nostri prodotti e la nostra terra.