Oirad il nostro I.g.t. bianco dolce, ha ricevuto 92 punti da Luca Maroni nell'annuario dei migliori vini Italiani 2017.

In questo prezioso catalogo Luca Maroni analizza le più importanti aziende vinicole italiane vino per vino. 

Strumento di informazione con una ricca descrizione delle sensazioni promanate dall'analisi. Come vediamo nella foto sotto, apertura il metodo di degustazione adottato: la qualità del vino è la piacevolezza del suo sapore. Su ogni pagina dedicata alle singole aziende è pubblicato il commento conclusivo di Luca Maroni sulla produzione complessiva e la scheda sensazioni dedicata alla descrizione organolettica del miglior vino prodotto. Poiché dall'immagine non è possibile leggere quanto a noi attribuito trascriviamo parte dei contenuti. Invitiamo comunque a leggere la scheda completa di Oirad, ma anche quella di vini pregiati di altre cantine, sull'Annuario.

Presentazione: Azienda di antiche tradizioni dove la coltivazione della vigna si tramanda da generazioni. L'attuale titolare Ferruccio Deiana già nel 1991 ha rinnovato l'azienda impiantando nuovi vigneti, costruendo una nuova cantina dotata di tecnologie modernissime ed una meravigliosa barricaia. 

Sensazioni: non resistibile la sua dolcezza sin dal primo profumo.Un confetto di glassa di zucchero e frutto che ha la linfa, la freschezza dell'anice nel suo prodigioso profumo. Pur ad un livello di densità e concentrazione francamente, assolutamente superiore, non si sa cosa sia l'amaro, e perciò domina, governando, la sua intensa dolcezza di fiore. Un miele di prodigiosa freschezza, che la vaniglia e il mentolo del rovere rendono fragrante e dolcemente suadente. Un miele che non stanca mai all'olfatto, e che come polline, il nettare del fiore, per essere creduto, goduto e memorizzato nella sua suadenza perduta, richiede molti e grati, gusto-olfattivi, mirabili contatti. Che tutti ed ognuno risaltano per la placidia della sua radiosa uvosità, così cremosamente espressiva. Un gran vino dolce.

Commento Conclusivo: Bicchiere di morbidezza mirabile e polposità fittissima quello di Ferruccio Deiana. Che splendore il viscoso, glicerinoso spessore estrattivo del Pluminus 2014, bianco di suadenza avvolgente e balsamicità evoluta. Che turgore invece l'albicocca del Vermentino di Sardegna Doc Arvali 2015. Che eccellenza assoluta la pesca, la fruttosità potente e piena del Vermentino di Sardegna Doc Donnikalia 2015. Equilibrio fra acidità, morbidezza e tannino che il Bella Rosa 2015 peresenta con nitida pulizia d'aroma. La qualità dei rossi è davvero massimamente essenzializzata dall'Ajana Isola di Sardegna Igt 2013, probabilmente ad oggi il rosso più consistente mai testato della Sardegna. Un cremosissimo manto di mora e di speziata prugna matura. Il migliore in assoluto è un gran vino dolce, l'Oirad 2014. Qui nella sua densissima coltre di dolcissima polpa si avverte la potenza e la concentrazione anche d'aroma che la luminosità di questa terra in uva sa esprimer. Con mentose e balsamiche spezie che aiutano a volare in aroma tal immensa fruttosa marea. Chapeau. 


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