Con grande gioia e orgoglio, la Cantina Ferruccio Deiana accoglie la notizia del riconoscimento ufficiale delle Domus de Janas che entrano a far parte del patrimonio dell'umanità, riconosciute dall'UNESCO.
La decisione è stata ufficializzata il 12/07/2025 a Parigi, dove il Comitato UNESCO ha decretato l'iscrizione delle “case delle fate” nella Lista del Patrimonio Mondiale. Questo traguardo storico dà lustro all’intera Sardegna e sottolinea il valore inestimabile delle sue radici culturali.

Per una realtà profondamente legata alla terra come la nostra cantina, è motivo di profonda emozione vedere onorata la memoria di quei luoghi ancestrali che ancora oggi parlano al cuore di chi sa ascoltare.

"Nel suggestivo paesaggio di Settimo San Pietro, tra le basse colline che custodiscono tradizioni millenarie, la Cantina Ferruccio Deiana si erge come simbolo di eccellenza enologica e di amore autentico per il territorio". Il legame profondo con queste terre è racchiuso nel nostro claim, "Antico Presente", che unisce l’eredità del passato a una visione viva e contemporanea.

Questo impegno si riflette non solo nella produzione di vini di alta qualità, ma anche nella valorizzazione delle meraviglie storiche che arricchiscono il territorio. Un percorso alla scoperta delle radici di Settimo San Pietro inizia dalla collina di Montixeddu, dove si trova un sito straordinario: la Domu de Janas (3400-2700 a.C.).
Questa tomba preistorica scavata nella roccia è avvolta da mistero e leggenda. Secondo la tradizione, l’acqua che scorre al suo interno possiede proprietà curative: non a caso viene chiamata s’acua ‘e dolus o s’acqua ‘e is dolus, cioè “l’acqua che lenisce i dolori”.
Luogo di culto e soglia simbolica tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti, la Domu rappresenta un punto di partenza privilegiato per chi vuole comprendere la spiritualità antica dei Settimesi e lasciarsi incantare dal paesaggio circostante.

A breve distanza, un’altra meraviglia archeologica si apre al visitatore: il Cuccuru Nuraxi, il nuraghe di Settimo San Pietro, che risale alla tarda età del Bronzo (1400-1200 a.C.). Questo monumento racconta un’altra epoca di grande fermento culturale, legata al culto dell’acqua e alla vita comunitaria delle antiche popolazioni nuragiche. Al suo interno si trova un suggestivo pozzo sacro, testimonianza dell’importanza religiosa e sociale di questo sito nell’antichità.

Le colline che circondano Settimo San Pietro si ergono come sentinelle del tempo, e sembrano proteggere il silenzio e la memoria di queste civiltà scomparse. Qui la vita scorre lenta, tra natura e tradizione. Le feste locali, come quella del pane e della malvasia, sono espressione autentica di un'identità viva, che si rinnova con orgoglio.

In questo scenario senza tempo, la Cantina Ferruccio Deiana non è solo un presidio del buon vino, ma un ponte tra passato e futuro. Con ogni bottiglia, con ogni visita in cantina, celebriamo la bellezza di un territorio che continua a parlarci attraverso la sua storia, la sua terra e il suo sapore.

Qui una carrellata di foto che ci hanno gentilmente concesso, riguardanti la Domu de Janas e Cuccuru Nuraxi.



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